domenica, febbraio 25, 2007

Convegno: Le Dimore della Terra Vecchia (27-02 - Foggia)

Amici del Museo Civico di Foggia

Palazzi e famiglie dell’antica Foggia - ciclo di conferenze multimediali organizzato dall’Ass.ne Amici del Museo Civico - curato e progettato da Carmine de Leo – I° - parte.

Le dimore della Terra Vecchia

relatore - Carmine de Leo
Sala Mazza - Museo Civico - Foggia
ore 18,00 di martedì 27 febbraio 2007

Gli intrighi, la storia più intima delle dimore gentilizie della vecchia Foggia hanno appassionato un pubblico sempre più vasto; proprio questo maggiore interesse per la storia dei palazzi e delle famiglie dell’antica Foggia stimolò in Carmine de Leo lo studio e poi la pubblicazione, a partire dal 1980, di numerosi saggi sulla stampa locale che furono poi raccolti quindici anni dopo, in un corposo volume dall’omonimo titolo, che il de Leo pubblicò nel 1995.

Questo autore, studioso locale, ispettore onorario del Ministero per le Attività ed i Beni Culturali, componente della Società di Storia Patria di Puglia, dell’Istituto Nazionale per il Risorgimento e socio fondatore dell’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia, ha pubblicato molti volumi sulla storia di Foggia e della Capitanata.

Oggi, dopo circa trent’anni dai suoi primi saggi sulle dimore gentilizie foggiane, Carmine de Leo riprende con cura l’argomento, aggiornandolo con nuovi e singolari episodi che stimolano la curiosità, vicende che il de Leo ha ritrovato tra le vecchie carte degli archivi locali e nazionali nel corso delle sue numerose ricerche storiche e che fotografano ancora meglio il passato dei maggiori casati della nostra città e delle loro sontuose dimore.

Non mancano anche aggiornamenti sul lato puramente architettonico dei palazzi trattati, che, grazie a vecchie foto realizzate dallo stesso Carmine de Leo circa trent’anni fa, testimoniano oggi quanto si è perso di questo interessante patrimonio edilizio del nostro centro storico.

Se da un lato la storia delle dimore gentilizie si è arricchita con il ritrovamento negli archivi di nuova documentazione, dall’altro, oggi, bisogna purtroppo constatare l’impoverimento di questo patrimonio architettonico, dovuto a distruzioni casuali o volute, fatto sta, che molte testimonianze sono andate oggi perdute.

Lo scopo, quindi, di questo primo ciclo di conferenze organizzate e curate dallo stesso Carmine de Leo, è quello di salvare quanto resta, costituendo un vero e proprio archivio fotografico della memoria ed arricchendo anche la storia degli antichi palazzi cittadini con nuove e sempre più sorprendenti vicende storiche.

Questo primo ciclo di conferenze di Carmine de Leo, si inaugura presso il

Museo Civico ore 18,00 martedì 27 febbraio – Le dimore della Terra Vecchia

una decina di vecchi palazzi gentilizi che resistono alle incurie del tempo e, forse, più a quelle dell’uomo, testimonianze preziose della nostra storia locale posizionate nel nucleo più antico della nostra città, la Terra Vecchia di origine Normanna, sorta nei pressi dell’antica Taverna del Gufo, poi trasformata in chiesa di San Tommaso e sviluppatasi anche verso la vetusta chiesa di Sant’Angelo, oggi scomparsa.

Un dedalo di stradine, di cui oggi esiste soltanto una piccola parte, che ha conservato spesso i nomi originari e che ha subito notevoli trasformazioni urbanistiche, come nell’area del Municipio e dell’Istituto delle Martelline.

Il nome stesso di questa parte del nostro centro storico: Terra Vecchia, indica appunto la parte più antica della città, anche se i più vecchi palazzi gentilizi di cui si parlerà nella conferenza di Carmine de Leo, non risalgono che al Cinquecento, ma certamente, sono stati costruiti sulle fondamenta di dimore ancor più vetuste, come ad esempio il palazzo Tortorelli, in fondo a Via Le Maestre, l’antica Via Maestra di Sant’Angelo, nei cui spaziosi sotterranei si possono ammirare mura e strutture molto più vetuste della costruzione sovrastante.

Ma il palazzo Tortorelli non è l’unico che nasconde interessanti testimonianze della nostra storia locale, in Via Arpi, vicinissimo alla chiesa di San Tommaso, ecco il Palazzo De Turris-Valentini, che appare segnato già nella pianta più vecchia della città di Foggia, quella cinquecentesca conservata presso la Biblioteca Angelica di Roma; nell’edificio dimorarono anche i Valentini, famiglia di valenti spadaccini, tra cui si ricorda il colonnello Salvatore, che morì a Pietroburgo in Russia, ove lo zar lo aveva insignito di una contea e di un marchesato.

E poi l’attiguo edificio della famiglia Belvedere, uno dei casati più illustri della nostra città; presso questo palazzo, che nasconde un’elegante corte arricchita da alcuni superstiti e preziosi elementi architettonici minori, stemmi, colonne, ecc. furono sistemati dopo il terremoto del 1731, gli uffici della Regia Dogana er vi dimorò nel Seicento la regina Maria d’Ungheria.

Altre dimore conservano pure singolari testimonianze architettoniche, come la testa di genio del palazzo de Carolis, le cui storia è arricchita anche da episodi boccacceschi, come la presenza nel Settecento di una schiava concubina a cui il proprietario lasciò in eredità l’affrancamento dalla schiavitù ed una dote per maritarsi; mala vedova del de Carolis non eseguì le volontà testamentarie del marito e la schiava si rivolse al Tribunale della Regia Dogana.

La storia dei palazzi della Terra Vecchia è purtroppo rattristata anche da episodi di notevole degrado e distruzione delle nostra memoria storica, come l’abbattimento dell’arco di San Michele, di cui Carmine de Leo ha ritrovato un’ antico disegno con l’indicazione dei due palazzi continui dei De Angelis e dei Pisani, oppure l’abbandono, in Corso Garibaldi, della dimora già appartenuta ai Giovene, che rischia di crollare da un giorno all’altro se non si prendono seri provvedimenti per il suo recupero.

Seguiranno, in questa primo ciclo di conferenze, altre due su diversi palazzi gentilizi ubicati presso l’antica Via dei Mercanti, oggi Via Arpi e presso l’attuale Cattedrale, un tempo al centro di un quartiere della città denominato la Civita.

I° ciclo di conferenze multimediali - Palazzi e famiglie dell’antica Foggia

Martedì 27 febbraio 2007 ore 18,00 – Le dimore della Terra Vecchia

relatore - Carmine de Leo

Martedì 27 marzo 2007 ore 18,00 – I palazzi della Via dei Mercanti

relatore - Carmine de Leo

Giovedì 19 aprile 2007 ore 18,00 – Le dimore gentilizie della Civita

relatore - Carmine de Leo

sabato, febbraio 17, 2007

In uscita il quinto numero dei "Quaderni di Capitanata" (21-02 - San Severo, Fg)

Sarà presentato mercoledì 21 febbraio p.v. (ore 18, Biblioteca Museo di San Severo, piazza San Francesco) il quinto numero dei “Quaderni di Capitanata” pubblicato dal “Centro di ricerca e di documentazione per la storia della Capitanata” di San Severo. Il meeting prevede anche una relazione del prof. PASQUALE CORSI sul tema “Cultura e società: I quaderni di Capitanata”. Interverranno MICHELE SANTARELLI, sindaco di San Severo e MICHELE MONACO, assessore comunale alla cultura.

La nuova raccolta, sempre a cura di LAURA ORSI, comprende scritti di MICHELE COPPOLA (“Studio di un territorio pluristratificato: le fortificazioni in epoca normanna nella bassa valle del Fortore”), GIUSEPPE CLEMENTE (“Le masserie. Un patrimonio della memoria”), LUIGI PRESUTTO (“Le ripercussioni locali delle leggi eversive nell’Italia post-unitaria: il Monastero delle Benedettine di San Severo”), FRANCESCO BARBARO (“Attilio De Cicco: un “rivoluzionario” alla guida dei fasci di combattimento di Capitanata”), VINCENZO RECCA (“Settembre 1943: l’occupazione tedesca a San Severo. Nuovi documenti”), CAMILLO ANTONIO RAGO (“Dal circolo “Don Bosco” all’Assemblea Costituente: Raffaele Recca”).

“La storia, è stato scritto, è come un immenso e sempre lacunoso mosaico – commenta il prof. GIUSEPPE CLEMENTE, presidente del Crd e direttore della Collana -, che gli studiosi cercano di ricomporre tassello per tassello e i “Quaderni di Capitanata” attingendo ai documenti conservati negli archivi pubblici e privati vogliono essere uno dei tanti tasselli ancora mancanti, un modesto contributo alla ricostruzione dei fatti o, forse meglio, dei rapporti fra le grandi forze storiche e il destino individuale dei singoli protagonisti, in una piccola entità territoriale, qual è appunto la Capitanata, dall’alto medioevo ai nostri giorni. I “Quaderni”, rivolti a studiosi, appassionati, cultori e, in modo particolare, agli studenti, rappresentano la voce del “Centro di ricerca e di documentazione per la storia della Capitanata” che opera in un settore specifico dei Beni culturali, quello dei Beni archivistici. Un grazie particolare per l’attenzione dAtaci alla Esseditrice”. Il comitato scientifico dei “Quaderni” è composto da PASQUALE CORSI (coordinatore), MARIELLA BASILE BONSANTE, NEVIL COLCLOUGH, MARIA NARDELLA, LORENZO PALUMBO, GIUSEPPE POLI e MARIO SPEDICATO.

Carnevale Dauno: Parata dei Carri e Gruppi (18-02 - Manfredonia, Fg)

Ospite il cabarettista Uccio De Santis. E in serata la festa continua con Opa Paz, sessanta artisti tra musicisti e attori dislocati nel centro storico

Domenica 18 febbraio gran parata del Carnevale Dauno Città di Manfredonia, con sfilata dei monumentali carri allegorici, dei gruppi mascherati, dei gruppi in cartapesta, delle maschere singole e delle coppie.


Quest’anno sono tre le squadre di maestri cartapestai che partecipano al Carnevale: l’associazione ‘Compagnia del Carnevale’, presidente Matteo Trotta, con il carro “Manitù… aiutaci tu”; l’associazione ‘Noi del Carnevale’, presidente Gino Bordo, con il carro “Tasse e Tapiri”; l’associazione ‘Non solo arte’, presidente Maria Grazia Muscatiello, con il carro “Sulle ali della musica”. Partenza della Grande Parata alle ore 10 dall’ex Mattatoio. I carri e i gruppi percorreranno Viale Giuseppe Di Vittorio, Viale Aldo Moro, Piazza Marconi, Lungomare Nazario Sauro e si fermeranno in Largo Diomede.

La sfilata vedrà la partecipazione della Reginetta del Carnevale Incoronata Guerra, delle Miss (Giusy Simonetti, Antonietta Monterisi, Alba Siena), l’Ambasciatrice Daniela Gerardi, la Baccante Cristiane Accarrino, delle Majorettes “Le Perle del Golfo” e le MiniPerle guidate dai prof.ri Elvira La Torre e Dario Castriotta della palestra Pentatlon e della banda caratteristica “A Ciambòtta Frèsche” guidata dal Maestro Giovanni Totaro.

In Piazza Marconi, durante la sfilata, cabaret con l’irriverente Uccio De Santis di Mudù. Presentano Matteo Perillo e Rita Noviello. Sarà dunque l’attore comico barese Uccio De Santis l’ospite d’onore della Gran Parata dei carri e dei gruppi di Carnevale di domenica 18 febbraio. Per Uccio la parola d’ordine è divertire il pubblico grazie alla sua arma preferita: la barzelletta.

A partire dal 1999, Uccio De Santis approda in televisione dove conduce vari programmi come “Gioco in casa”, “Corri da Uccio”, “Mudù”, la scommessa più importante della sua carriera, e “Stasera con Uccio”. Ultimo lavoro è la fiction tv ‘Robinuccio’, girata interamente a Foggia e in altri comuni della Capitanata, trasmessa tutti i giorni dal lunedì a sabato su Telenorba. Divertimento assicurato, dunque, domenica 18 febbraio. Ma la festa non si esaurisce con la parata e continua in serata con il progetto Opa Paz: animazione e intrattenimenti di strada con artisti internazionali, dalle ore 19 alle 24, lungo Corso Manfredi e Via Maddalena, con la partecipazione degli incorreggibili “Forbicioni” Lello Castriotta e Franco Rinaldi.

Opa Paz è una novità della 54sima edizione del Carnevale Dauno. Ideato e prodotto dalla “Suoni del Mondo” di Foggia e dal suo direttore artistico Angelo Cavallo, fortemente voluto dal presidente dell’Istituzione, Gino Iacoviello, il progetto prevede venti postazioni lungo le vie del centro storico di Manfredonia con le esibizioni di circa sessanta artisti tra musicisti e attori dislocati per una serata all’insegna dell’animazione, spettacolo e intrattenimento per tutti i gusti e fasce di età.

La kermesse prende spunto dal carnevale festeggiato a New Orleans dove gli artisti delle varie comunità etniche si travestono da indiani d’America per suonare nelle strade tra i cittadini a passeggio. Il 18 febbraio appuntamento, quindi, a Manfredonia per una domenica all’insegna dell’allegria e della musica.

Altre info: www.carnevaledauno.it

venerdì, febbraio 16, 2007

GIOVEDI’ GRASSO DEL CARNEVALE DAUNO (15-02, Manfredonia, Fg)

Carnevale è per antonomasia la festa di tutti. Ed è con questo spirito che, nell’ambito della programmazione delle iniziative carnascialesche è inserita la 7a Edizione del Carnevale Senza Barriere, momento festoso per ragazzi in difficoltà.

Alle ore 18,00 di giovedì grasso 15 febbraio, presso la sede dell’ANFFAS, in collaborazione con l’associazione PASER, verrà realizzata una festa per i ragazzi diversamente abili invitati a trascorrere un pomeriggio di vero e sano divertimento.
Sempre giovedì 15, un altro interessante appuntamento, riservato agli abitanti della periferia.

Quest’anno, infatti, il Carnevale arriva a Monticchio (quartiere a nord della città). Ze Peppe e la sua compagna Siponta, simboli del Carnevale Dauno, hanno infatti deciso di andare a visitare la periferia e di fare quattro salti, con due tarantelle e tanta baldoria per rallegrare grandi e piccini nella socia all’aperto “Sempr arzille”.

L’appuntamento, organizzato dall’Associazione di volontariato sociale ANTEAS di Manfredonia, con la collaborazione dell’Istituzione Carnevale Dauno e la circoscrizione Monticchio, è in via Cimaglia, angolo via dei Veneziani, dalle ore 18 alle 21.


Info: www.carnevaledauno.it

Amnesty per la chiusura di Guantanamo (17-23 febbraio - Foggia)

Il gruppo 134 di Amnesty International di Foggia ha organizzato una serie di iniziative nell’ambito della mobilitazione per chiedere la chiusura del centro di detenzione di Guantánamo.

Hanno aderito il CUS (Centro Universitario Sportivo) di Foggia con le sue rappresentative di basket e rugby, il GAM (Gruppo Amici della Montagna) di Foggia ed il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia.

Da sabato 17 a venerdi’ 23 febbraio

Programma:

Sabato 17 febbraio alle ore 18.00
- Palazzetto Russo, Via Guido d’Orso:
il CUS Foggia basket, prima della partita che lo opporra’ all’Elios Trani, scendera’ in campo con uno striscione di adesione alla azione di Amnesty International, quindi, sara’ illustrata l’iniziativa e si inviteranno gli spettatori a firmare una petizione indirizzata all’ambasciatore USA in Italia.

La mobilitazione proseguira’ con le stesse modalita’ domenica 18.00

- Campo degli Ulivi, viale di Virgilio nei pressi del Corso di Laurea in
scienze motorie: adesione delle squadre di rugby del CUS:
*alle ore 11.00 durante la partita di serie C Cus Foggia-Cus Potenza
*alle ore 12.30 con quella di rugby under 15 Cus Foggia-Amatori Monopoli.

Altre tappe della mobilitazione:

Domenica 18 alle ore 20.30

- Il gruppo di Foggia sara’ presente presso il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia, durante il concerto conclusivo del modulo relativo al Master di alta scuola di direzione d’orchestra che sara’ diretto dal Maestro Piero Bellugi
- venerdi’ 23 febbraio durante l’Assemblea ordinaria dei soci del GAM
(Gruppo Amici della Montagna) di Foggia

In entrambe le occasioni saranno illustrate le preoccupazioni dell’associazione sul centro di detenzione e raccolte firme per la chiusura del centro e la soluzione dei casi di due prigionieri attualmente
detenuti senza accusa e processo.

Per informazioni: gr134@amnesty.it


"Carnevale è Cultura" (17-28 febbraio - Massafra, Ta)

In occasione della 54^ edizione del Carnevale Massafrese 2007, la Galleria“Segmenti d’arte”,sotto il patrocinio del Comune di Massafra, in collaborazione con l’Associazione Amici del Carnevale , CRSEC/TA50, FIDAPA, Italia Nostra, Lions Club Massafra-Mottola “Le Cripte”, Massafranostra, Pro Loco, WWF, Scuole Statali di Massafra, organizza la 3^ edizione della manifestazione, “ Carnevale è cultura ”. che metterà in mostra:

1. “Ricerche, studi e progetti di manifesti d’arte di carnevale inediti” di Nicola Andreace ,legati al contesto territoriale e sociale del tempo,

2. elaborati grafico-pittorico-plastici degli alunni delle Scuole Statali di Massafra, da selezionare, il 10 febbraio 2007, ore 19,00, da un’apposita Commissione, composta da un rappresentante di ogni singola Associazione aderente al progetto.

La finalità della mostra è quella:

1. di sensibilizzare la collettività alla cultura dell’arte, intesa come risorsa utile alla crescita sociale, alla valorizzazione e alla conoscenza del territorio, alla promozione del turismo e, quindi, dell’economia della Città;
2. di rendere i nostri giovani più ricettivi e consapevoli delle conoscenze estetiche e della storia patria, offrendo loro mezzi, suggerimenti, spunti ed idee per imparare.

La mostra, voluta dalla Galleria “ Segmenti d’Arte “ , in occasione del 54° Carnevale Massafrese 2007, è organizzata in due sezioni.

In una , attraverso un ricco corpo d’idee e progetto-studi storico documentari di manifesti di Carnevale inediti di Nicola Andreace,selezionati tra i numerosissimi esemplari registrati nel suo archivio personale, è proposta la lettura della magica manifestazione carnascialesca con il fascino dei personaggi classici o di fantasia. Sono preziosi lavori, che mostrano la ricca capacità creativa del nostro artista, la sua visione dell’arte e delle sue finalità. In essi, come dice Anna D’Elia “…l’elemento grafico e iconografico si fondono, si arricchiscono di significato, ci costringono a ripercorrere a ritroso un viaggio dentro l’immagine , per superare le connotazioni particolari e scorgere significati più ampi e profondi..”. I lavori esposti sono, infatti, testimonianze antropologico- sociali, che attraverso i simboli carnascialeschi raccontano la nostra quotidianità, la storia del costume della nostra terra, l’anima della comunità, il nostro tempo con i suoi mali, le ipocrisie, il conformismo.

Andreace,con un processo onirico-lirico si lascia rapire da uno scorcio, una chiesa, il Castello, una vicinanza, li trasforma in quinte per le sue maschere, che con i loro strumenti musicali, l loro vestiti sfarzosi o lineari e poveri sfilano per trasmettere la loro gioiosa allegria, ma anche la forza della dignità umana, desiderosa di un mondo privo di veemenza aggressiva. Come dice Angelo Lippo, Andreace mette a fuoco qualità stilistiche e intuizioni concettuali e, caricando il “messaggio” di valenze culturali, fissa con libertà il trionfo dell’arte e la fantasia dell’Uomo.

La seconda sezione propone i lavori dei giovani studenti, i quali, poiché protagonisti, si sentono orgogliosi del loro operare e della loro appartenenza al territorio, che si abituano a rispettare e ad amare. Per “Segmenti d’arte” Nicola Andreace ha ideato un poster con un aquilone.formato da stralci di manifesti delle passate Edizioni del Carnevale massafrese da lui realizzate, il cui significato l’artista così spiega:

“Un aquilone con frammenti di numerosi manifesti della storia del Carnevale si libra alto su Massafra per ricordare e accendere le luci sulla loro unicità, impegno creativo, amore generoso e disinteressato per il proprio paese”. Questo manifesto sarà offerto gratuitamente fino ad esaurimento a coloro che visiteranno la mostra e ne faranno richiesta.

Nicola Andreace per quest’ Edizione di Carnevale ha anche realizzato un altro originale poster, quello ufficiale, - voluto dal Comune di Massafra, Provincia di Taranto, Regione Puglia, Comunità Montana Murgia Tarantina,- con i segni zodiacali, sistemati in modo da formare una”C” quella di Carnevale, per invitare tutti , nati sotto qualsiasi stella, alla partecipazione alla festa, alla baldoria, in allegria. Infatti l’artista accompagna la sua composizione con questa spiegazione:”Inseriti nella “C” di Carnevale, i segni zodiacali, malgrado la presenza pericolosa di un aggressivo rapace, con i colori favorevoli dell’arcobaleno e con il presagio di buon auspicio del “venditore di fortuna”, garantiscono un’esplosiva divertente e coinvolgente “Cinquantaquattresima Manifestazione del Carnevale Massafrese”.

Andreace realizza anche con il Comune di Massafra, Provincia di Taranto, Regione Puglia, Comunità Montana Murgia Tarantina, Circolo Filatelico “A.Rospo”Massafra, il logo creato per l’annullo filatelico.

Egli con tre Maschere stigmatizza il comportamento dell’uomo non sempre coerente, perché agisce in modo diverso a seconda delle persone con cui viene a contatto. L’artista chiarisce anche che “ Le maschere, inserite armonicamente nel testo esplicativo del logo, diventano espressione simbolica dell’esistenza, ora allegra e disposta ai piaceri della vita, ora piena di delusioni, sconforti, stanchezze e rimpianti”.

Evento: 3^ EDIZIONE “CARNEVALE È CULTURA”

Luogo: Galleria Segmenti d’arte

Massafra, via Bolzano 50-52

Periodo: dal 17 al 28 febbraio 2007

Orario tutti i giorni dal 18 al 28 febbraio dalle ore 10,00 alle ore 12,00

Apertura: 17 febbraio 2007, ore 18,30

Interventi Saluto Autorità

Angelo Lippo e Melania Carmela Longo, critici d’arte

Patrocinio: Comune di Massafra

Collaborazione: Associazione Amici del Carnevale, CRSEC/TA50, FIDAPA, Italia Nostra, Lions Club, Massafra-Mottola “Le Cripte”, Massafranostra, Pro Loco,WWF

Coordinatrice: Lucilla Andreace

tel. 099 880 1811 - 338 2661319 -

fax 099 880 6151

e-mail: resta.angela@aliceposta.it

"Crocevia", Mostra d'Arte Contemporanea (5-14 aprile - Bitonto, Ba)

CROCEVIA

Passo a passo al cuore della passione contemporanea

BITONTO (BA) – Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria

5 - 14 aprile 2007

UNA MOSTRA COLLETTIVA DI OTTO GIOVANI ARTISTI

CHE RIFLETTE SULLE METAFORE DELLA VIA CRUCIS,

UN CONCERTO DI VOCI LIRICHE E UNA PERFORMACE URBANA.


In occasione della Settimana Santa 2007 la cittadina di Bitonto, nota per la bontà dell'olio d'oliva e per la splendida cattedrale romanica, si apre all'arte contemporanea ospitando "CROCEVIA. Passo a passo al cuore della passione contemporanea", una mostra a cura di Francesco Paolo Del Re, patrocinata dal Comune di Bitonto e realizzata in collaborazione con l'associazione culturale Agorà .


La mostra collettiva riunisce i lavori di otto giovani artisti (Marcella Adago, Zaelia Bishop, Alessio Bogani, Giuseppe Malerba, Giuseppe Naglieri, Francesco Paolo Ruggiero, Cosimo Terlizzi, Fernanda Veron ) che si esprimono attraverso pittura, video, performance, fotografia, installazione, elaborazione grafica digitale. CROCEVIA promuove l'incontro e il dialogo tra esperienze artistiche di creativi che sono nati e in alcuni casi operano a Bitonto con la ricerca di artisti provenienti dal resto dell'Italia.


La riflessione sulla passione e sul sacro contemporaneo affonda le sue radici in un luogo fortemente "situato" nel contesto storico, topografico e ideale della città vecchia: la location dell'evento è la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria a Bitonto, gioiello architettonico dell'XI secolo. La mostra CROCEVIA cerca infatti un dialogo con le celebrazioni pasquali, contribuendo alle feste e alle processioni che ogni anno si rinnovano a Bitonto con lo sguardo specifico della ricerca e della sperimentazione delle arti visive. I riti pasquali sono un momento centrale della vita pubblica nella terra degli ulivi e l'inaugurazione della mostra cade non a caso nella serata del Giovedì Santo, in concomitanza con il tradizionale pellegrinaggio ai Sepolcri allestisti nelle chiese che vede per le strade del centro storico l'intera cittadinanza.

Con questa manifestazione si promuove dunque una saldatura tra le forme della religiosità e della devozione popolare, che rinnovano una secolare tradizione, e l'approccio innovativo e creativo di un evento artistico di respiro nazionale: Bitonto si fa crocevia di antico e moderno, tradizione e innovazione, spirito religioso e spirito laico, arte e devozione.


CROCEVIA vuole essere però qualcosa di più di una semplice mostra di arte contemporanea e ha l'ambizione di affrontare il tema delle passioni in un evento che intrecci diversi linguaggi espressivi: le tre navate di Santa Caterina, con la loro acustica perfetta, diventano così un contenitore di suggestioni, stimoli polisensoriali, spunti di riflessione. Il 5 aprile (Giovedì Santo), nella serata di inaugurazione della mostra, la chiesa ospita infatti uno spettacolo di musica, voci liriche e parole: in una semplice e fluida traccia di drammaturgia, arie d'opera si mescolano a canzoni pop e rock e a brani di poesia e narrativa contemporanea, impreziosendo così la mostra. Prestano le loro voci a CROCEVIA il tenore Gianni Leccese e il soprano Angela Cuoccio, entrambi bitontini.


A rinsaldare infine il legame con la città di Bitonto e con il suo tessuto urbano si svolge in strada, sabato 14 aprile , giorno di chiusura della mostra, un intervento performativo che vuole portare l'arte al di fuori delle mura dello spazio espositivo: in questo modo si promuove, negli spazi cittadini di vivibilità quotidiana, un contatto diretto tra la gente e i linguaggi e i temi del fare artistico contemporaneo.


La performance urbana, ideata e diretta da Cosimo Terlizzi, artista bitontino che sta riscuotendo numerosi consensi in Italia e non solo, e curata da Francesco Paolo Del Re, rielabora il suo ultimo intervento presentato lo scorso 8 novembre 2006 a Torino con il titolo "Dieci modi d'arrendersi": un lavoro su corpi e spazi elabora figure e posture dell'iconografia cristiana e mussulmana del martirio e della passione e della cronaca nera per riflettere sul tema della resa.

Con un approccio laico e con attenzione a problematiche importanti del periodo storico in cui viviamo, vengono attualizzate le figure e le metafore della Passione (e delle passioni con la "p" minuscola): pur non essendo una mostra di arte sacra, le opere degli otto artisti di CROCEVIA promuovono un'indagine sul senso del sacro e sui sentimenti nella dimensione quotidiana, alla luce delle esperienze artistiche e delle sensibilità contemporanee.

La chiave di lettura dell'iniziativa è racchiusa nel gioco di parole a cui il titolo si presta: dal peso del fardello della croce del racconto evangelico si arriva infatti alla figura della croce come simbolo di incontro, confronto e mescolanza di strade diverse, convergenti verso uno stesso punto.
CROCEVIA mette in mostra una Via Crucis contemporanea , riproponendo in modo originale e non banalmente didascalico le quattordici tradizionali tappe della salita al Calvario in altrettanti interventi artistici e usando come dispositivi metaforici e immaginifici le figure della passione cristiana. Il percorso espositivo è completato infine da due lavori che si riallacciano all'Ultima Cena e alla Resurrezione, per un totale di sedici opere.

TITOLO: CROCEVIA. Passo a passo al cuore della passione contemporanea

A CURA DI: Francesco Paolo Del Re (Tel. 320 0823405)

ARTISTI: Marcella Adago, Zaelia Bishop, Alessio Bogani, Giuseppe Malerba, Giuseppe Naglieri, Francesco Paolo Ruggiero, Cosimo Terlizzi, Fernanda Veron

SEDE: Bitonto (Ba), Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria

DATE: Dal 5 al 14 aprile 2006

ORARI: 16.00 – 20.00 dal lunedì al sabato – INGRESSO GRATUITO

martedì, febbraio 13, 2007

“EGEMONIA” IN HEGEMONYA (14-02 - Bitonto, Ba)

Sarà presentata il 14 Febbraio 2007, alle ore 19.30 presso l’Hegemonya Cafè a Bitonto ( Viale Giovanni XXIII) la nuova opera in pietra di S. Giovanni Rotondo dello scultore pugliese Emanuele Rubini. L’evento è curato dalla J&M Tourism con il patrocinio del Comune di Bitonto.

Emanuele Rubini ( nato a Bitonto nel 1967) è uno dei più importanti artisti contemporanei. Ha recentemente rappresentato l’Italia alla 10^ Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (2006) e ha ricevuto notevoli e prestigiosi riconoscimenti tra i quali il premio Nobel dell’Arte ( Montecarlo, 2005) e il premio del Senato della Repubblica (Porto Sant’Elpidio, 2004). Inoltre il 24 Febbraio prossimo, riceverà il Trofeo D’Onore alla IV Biennale d’Arte Internazionale “ Ermitage Du Riou” 2007 a Cannes.

La sua carriera artistica si è sviluppata dagli inizi degli anni novanta nel segno della passionalità con particolare interesse ai temi della vita e della spiritualità del corpo umano, espresse in un’intensa sublimazione della sensualità. Le sue opere si possono ammirare presso lo Sheraton Nicolaus Hotel ( Bari), la sede centrale dell’ASI (Torino) e altre prestigiose locations. L’ultimo evento, in ordine di tempo, è stata la presentazione ed esposizione dell’opera monumentale “Passione” dal peso di 15 quintali, in pietra di Trani, presso il Fortino Sant’Antonio di Bari.

In particolare “Egemonia ” è unica nel suo genere, trattandosi di una scultura in pietra di S. Giovanni Rotondo dal peso di 12 Kg. sospesa da un solo filo di acciaio, estrapolata da un masso di 3 quintali.

L’ opera è visibile sul sito www.emanuelerubini.com

Alla manifestazione è prevista la presenza di autorità politiche e culturali.

Interverranno:

- Nicola Pice ( Sindaco di Bitonto)

- Lello Spinelli ( critico d’Arte, direttore rivista Pensiero ed Arte)

- Vinicio Coppola ( giornalista)

Moderatore: Nicola Lavacca ( giornalista)

Inoltre, è in programma la proiezione del video “ Egemonia” (contenente le fasi di lavorazione della scultura).

Carnevale…in teatro (dal 14-02 al 16-02 - Manfredonia, Fg )

Dal 14 al 16 febbraio appuntamento con la rassegna che vede protagonisti gli alunni delle scuole materne, elementari, medie e superiori di Manfredonia

Il carnevale dei bambini, dopo la straordinaria Sfilata delle Meraviglie di domenica scorsa, continua in teatro. L’appuntamento è da mercoledì 14 a venerdì 16 febbraio presso la struttura comunale Perotto alle ore 9 e alle ore 16. Tutti sul palcoscenico per la rassegna teatrale che vedrà protagonisti gli alunni delle scuole materne, elementari, medie e superiori di Manfredonia alle prese con rappresentazioni ispirate al Carnevale.

La kermesse vanta una storia lunga ben 22 anni. In principio era “20 minuti con il tuo Carnevale”, ideata da Gigetto Prato e portata avanti dalla Socia “Folklore e Tradizione”. Con questa manifestazione è stata data la possibilità a migliaia di studenti delle scuole cittadine di ogni ordine e grado di poter rappresentare in teatro le proprie qualità artistiche. Negli ultimi anni il gravoso compito di organizzare la manifestazione è toccato al preside Fernando Delli Carri che, con sacrificio ed abnegazione, ha lasciato qualcosa di unico: l’aspetto educativo e didattico del teatro.

Da quest’anno la manifestazione prende il nome di “Carnevale… in Teatro” ed i referenti della rassegna sono membri dell’Istituzione Carnevale Dauno Marinaro: Antonio Marinaro, Antonio Lurdo e Antonio Palumbo, La novità introdotta in questa nuova edizione, l’istituzione di un premio all’alunno o alunna che ha meglio interpretato il suo personaggio. Le rappresentazioni si svolgono in un doppio appuntamento al mattino e al pomeriggio, per dare a famiglie, studenti e insegnanti la possibilità di seguire le recite. Alle rappresentazioni degli alunni si alterneranno le esibizioni coreografiche di alcune associazioni sportive e scuole di ballo.
L'ingresso è gratuito.

Per ulteriori info sul Carneale Dauno: www.carnevaledauno.it

mercoledì, febbraio 07, 2007

Una Scintilla Accende l'Universo, Poesie (13-02-07, Bari)

L’Associazione Sviluppo Sostenibile, la Biblioteca Sagarriga Visconti Volpi, l'Associazione Culturale Hinterland e il Centro Teseo
vi invitano per martedì 13 Febbraio, alle ore 17.30 a

UNA SCINTILLA CHE
ACCENDE L’UNIVERSO

Pace e Amore

Seconda edizione

Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi
c/o Cittadella della Cultura (ex Macello comunale)

Via Pietro Oreste, 45 – Bari

Poesie di

Mario APICE, Maria D’APOLITO CONESE,
Elena DIOMEDE, Francesca PIETROCOLA, Francesco TANZI

Presenta
Rosa CAPOZZI

Al bandoneon Michele TANGORRA e alla chitarra Pasquale QUERO


In questa seconda edizione di: “Una scintilla che accende l’Universo” abbiamo chiesto ai poeti di leggere delle loro poesie solo alcune di quelle dedicate alla pace e/o all’amore. In un mondo che cambia, travolto sempre più dal vortice del sistema, che giustifica la guerra e l'uso delle armi come unica risoluzione alla pace, diventa più urgente alzare forte la voce, dare uno scossone e risvegliare la coscienza dell'uomo.

*******************************************************************************************************************************************

Alcune note bibliografiche dei poeti

Mario Apice è un dirigente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, giornalista, scrittore, sceneggiatore cinematografico, esperto di pubbliche relazioni e di problemi della comunicazione. Svolge attività di consulenza scientifica per numerose riviste e per la trasmissione GAIA il pianeta che vive della RAI. La Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito il Premio della Cultura nel 1982 e nel 1985. Nelle sue poesie esprime la voglia di evadere e il male di vivere. La sua poesia è dominata dal tema dell’amore e della femminilità esalta il fascino sottile.
Maria D’Apolito Conese conquistata dal fascino della lingua dialettale, ha cominciato a usare questo linguaggio per dare voce al suo cuore. Ha partecipato a numerose trasmissioni culturali su televisioni e radio locali.

La sua è una poesia semplice, diretta, che parla della vita e dei problemi della gente comune. E’ una poesia originale, schietta, ricca di umanità e che riesce a farti sorridere. Ha vinto diversi premi tra cui il Premio nazionale Giovanni Falcone, nel 2005.

Elena Diomede ha insegnato con grande passione e professionalità nella Scuola Primaria e per un decennio ha rivestito il ruolo di ricercatrice c/o l’IRRE Puglia. E’ Accademica Tiberina ed è la fondatrice e presidente dell’associazione “Comunicazione Plurale”.
La sua poesia è libera da schieramenti culturali e nutrita da un grande e femminile amore, da un’ansia di giustizia sociale, dall’amore per la propria terra e di tutta la natura, dal terrore per la violenza. E questo sentimento panico è felicemente risolto in un linguaggio equilibrato in un dosato ed attento gioco di chiaroscuri che conserva sempre, senza contaminazioni di carattere esornativo, una musicalità ed un ritmo di estrema delicatezza, un’infinità di suoni, emozioni e sentimenti.
Francesca Pietrocola per molti anni ha svolto un lavoro che le consentiva di stare a contatto con la gente, un osservatorio ideale per conoscere gli altri e soprattutto se stessa. Ha scritto cinque raccolte di poesia e per questa manifestazione uscirà la pubblicazione della prima raccolta. Spesso le sue poesie non hanno un titolo, sono scritte di getto e sono uno sfogo dell’anima.

Francesco Tanzi è stato sino a qualche mese fa preside in una scuola superiore. Partecipa da sempre attivamente al dibattito civile, politico e professionale. Per tanti anni ha tenuto nel cassetto le sue poesie sino a quando non è stato convinto a pubblicarle. Tanzi rispecchia ed esprime i tratti che lo contraddistinguono: esuberanza, incontenibile creatività, entusiasmo alla vita. Sentimenti che per l’Autore trovano sfogo nella sua poesia, per superare i troppo stretti confini del sé e lanciare piccole provocazioni, per alcuni scomode o pericolose, ma per altri, irresistibili occasioni di riflessione.