martedì, gennaio 22, 2008

TEATRO: "TARANTO NON DORME - TRANSITI D'AUTORI CONTEMPORANEI" (Dal 31 gennaio al 13 marzo - Taranto)

L'Associazione di Promozione Sociale PUNTO A CAPO

L'Associazione Culturale NEMESI

 

Presentano la terza edizione della

 

Rassegna di teatro d'autore contemporaneo

TARANTO NON DORME

TRANSITI D'AUTORI CONTEMPORANEI

 

5 spettacoli - dal 31 gennaio al 13 marzo (sempre alle 21.30)

 

Teatro Aldo Moro dell'Istituto Pertini - Fermi

Taranto - Corso Italia  360

 

PROGRAMMA:

 

Giovedì 31 gennaio - Dissonorata. Un delitto d'onore in Calabria di e con Saverio La Ruina

Giovedì 7 febbraio - 84.06 della Compagnia Santasangre

Giovedì 28 febbraio - Anagrafe Lovecchio di e con Alessandro Langiu

Giovedì 6 marzo - A.V. storia di una B.rava R.agazza della Compagnia Narramondo

Giovedì 13 marzo - L'Asino Albino di e con Andrea Cosentino

 

 

Risvegliare Taranto anche attraverso il teatro d'autore contemporaneo, ampliando l'offerta culturale presente sul territorio partendo proprio dai margini della città, sfruttando uno dei rari contenitori culturali presenti in periferia - il Teatro Aldo Moro, aula magna dell'Istituto Pertini Fermi - e coinvolgendo soprattutto i giovani e le scuole (per 5 ragazzi under 18 saranno riservati altrettanti posti al prezzo simbolico di 1 euro. Ci sarà inoltre una promozione analoga per 5 spettatori over 65).

 

Con questo obiettivo le associazioni  Punto A Capo (PAC) e Nemesi  organizzano la terza edizione della rassegna Taranto Non Dorme, che quest'anno si arricchisce della nuova  caratterizzazione T.A.C - Transiti d'Autori Contemporanei .

 

La rassegna, sostenuta dalla Regione Puglia (Assessore alla Cultura, Silvia Godelli) ,  dalla Provincia di Taranto (Assessore alla Pubblica Istruzione, Giuseppe Vinci e Assessore alle Politiche Giovanili, Pietro Giacovelli) e dal Sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno è la tappa invernale di un Progetto integrato che prevede anche la realizzazione del T.A.C. Festival a fine settembre.

 

Taranto Non Dorme - Transiti d'Autori Contemporanei porterà in scena 5 spettacoli in cui teatro, danza e musica, alternandosi, fondendosi e confondendosi tra loro, offriranno allo spettatore non solo momenti di intrattenimento, ma anche spunti di riflessione e nuovi elementi di conoscenza legati a temi e problemi di attualità: la condizione della donna, l'assoggettamento dell'uomo alle regole del Sistema, le morti bianche, il confronto generazionale sulle Brigate Rosse e ancora il terrorismo e la storia del nostro Paese. L'obiettivo è osservare il tempo presente attraverso il teatro, la cultura, l'arte.

 

L'apertura della rassegna, giovedì 31 gennaio, è affidata a una produzione di Scena Verticale, Dissonorata. Un delitto d'onore in Calabria, di e con Saverio La Ruina, con musiche originali eseguite dal vivo da Gianfranco De Franco, "fiato" dei Mandara Project . Quella che porta in scena Saverio La Ruina - finalista per questo spettacolo al Premio ETI - Gli Olimpici del teatro - è la storia di una donna del Sud, vittima della legge degli uomini, schiava di un padre padrone, "dissonorata", respinta dalla propria famiglia, cosparsa di petrolio e data alle fiamme, ma condannata a sopravvivere. Partendo dalla piccola, ma emblematica storia di questa donna, lo spettacolo offre lo spunto per una riflessione sulla condizione della donna in generale, dal villaggio locale a quello globale. 

 

Giovedì 7 febbraio , la compagnia Santasangre 2006, già ospite a dicembre dell'evento conclusivo del Romaeuropa Festival, porterà sul palcoscenico del Teatro Aldo Moro lo spettacolo 84.06 di Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Dario Salvagnini, Pasquale Tricoci, con Stefano Cataffo, voce Roberta Zanardo, musiche originali ed elaborazione dal vivo Dario Salvagnini, elaborazione video Diana Arbib e Luca Brinchi.

84.06 è un lavoro "che rompe" il confine che separa il pensiero dall'accadimento. Sulla scena una scatola di vetro (simbolo del condizionamento) al cui interno è intrappolato un uomo, colpevole perché il suo pensiero non rientra nei canoni del sistema. Si deve correggere la sua essenza di uomo, si deve annientare la visione critica che permette una scelta. All'esterno lo spazio di azione è macchinato da due figure femminili, che a loro piacimento (attraverso l'uso di dispositivi audio/video) permettono alla scatola di animarsi per soggiogare l'istinto dell' "ultimo uomo". Non si vuole bloccare il suo agire, ma spiare, catturare ciò che fa più paura: il suo pensiero. Una rilettura, in chiave se vogliamo ancor più futurista e spettacolare, di 1984, celebre romanzo di  George Orwell. 

 

Per il terzo appuntamento, giovedì 28 febbraio, il giovane attore e autore tarantino Alessandro Langiu porta in scena Anagrafe Lovecchio. Lo spettacolo di Langiu, prodotto dall'associazione Nemesi e dalla Regione Puglia, con musiche originali di Matteo Nahum eseguite dal vivo (Cristiano de Fabritiis - batteria, Yvonne Fisher - clarinetto, Eufemia Mascolo - contrabbasso, Matteo Nahum - chitarra), racconta la storia dello stabilimento Enichem di Manfredonia, dell'esplosione del 1976 della colonna di lavaggio dell'ammoniaca, e di Nicola Lovecchio, dipendente dell'Enichem per oltre venti anni. A  Lovecchio  nel 1994   verrà   diagnosticato  un tumore ai   polmoni, ma  quando all'ospedale di San Giovanni Rotondo gli diranno che la macchia tumorale era presente già da qualche anno, all'uomo sorgerà il sospetto che la polvere diffusa in fabbrica dopo lo scoppio della colonna di ammoniaca del 26 settembre 1976, sia all'origine del suo male. Grazie alla collaborazione dell'oncologo Portaluri, raccoglierà le cartelle cliniche dei suoi colleghi e nel 1996 farà un esposto alla Procura. Il processo per omicidio colposo è ancora in corso, ma Nicola Lovecchio, morto nel 1997, non potrà mai ascoltare la sentenza, così come tanti altri suoi colleghi.

 

Interamente declinato al femminile lo spettacolo che, giovedì 6 marzo, la Compagnia Narramondo di Firenze porta a Taranto. A.V. storia di una B.rava R.agazza, testo di Chiara D'Ambros, Marianna De Fabrizio, Elena Vanni, con Marianna De Fabrizio e Elena Vanni, per la regia di Elena Dragonetti e Raffaella Tagliabue, narra delle Brigate Rosse, dei miti degli anni '70, dei pantaloni a zampa, di Woodstock, delle lotte operaie e di quella armata. Sulla scena due donne si confrontano: A.V., coinvolta nell'assassinio dell'avvocato Croce, e una ragazza, che negli anni '90 le dedica una tesina da presentare alla maturità.

 

Chiude la rassegna, giovedì 13 marzo, L'Asino Albino di e con Andrea Cosentino per la regia di Andrea Virgilio Franceschi. L'asino albino è una specie in via d'estinzione, simbolo dell'isola dell'Asinara, luogo appartato a Nord della Sardegna, oggi area naturale protetta e in passato lazzaretto per la quarantena dei malati infettivi. Durante la prima guerra mondiale è stata trasformata in un campo di concentramento, dove hanno trovato la morte settemila prigionieri austro-ungarici. Infine, ed è storia recente, l'Asinara è divenuta famosa per il "Fornelli", oggi smantellato carcere di massima sicurezza, dove ancora risuonano gli echi della stagione della lotta al terrorismo degli Anni Settanta. A questo luogo si può accedere solo partecipando a gite turistiche guidate per visitare le terribili tracce di quel passato e soprattutto la bellezza naturale delle spiagge e del mare. Un unico attore abita la scena, un attore-isola sul quale atterrano personaggi grotteschi, individuati appena da una sigaretta, un paio di occhiali, un dialetto, una fotografia, un luogo comune. Apparizioni che parlano attraverso grumi d'emozioni illeggibili che scaturiscono con comicità violenta. L'attore è la guida che non concede spiegazioni, che non vuole accompagnare. Non ci sono serre o riserve incontaminate. Non c'è rete che attutisca la caduta. I piani d'evasione sono stati tutti sabotati. Uno spettacolo sul tempo che passa e che non torna più.

 

Prezzo abbonamento e biglietti :

Abbonamento ordinario: 38 euro

Singolo spettacolo: 10 euro

Promozioni:

5 posti riservati a spettatori under 18: 1 euro

5 posti riservati a spettatori over 65: 1 euro

 

Per informazioni e biglietti :

www.puntoacapo.biz- info@puntoacapo.biz - www.alessandrolangiu.it

tel. 347 2547217

Direzione Artistica: Alessandro Langiu -

Direzione Organizzativa: Gianluca Tagliente

 

Per informazioni alla stampa :

Mariangela Carroccia, tel. 338 4721666 - mariangela.carroccia@inwind.it

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