venerdì, novembre 23, 2007

TIME ZONES TEATRI 2007 (dal 23 al 29 novembre - Bari)

TIME ZONES 2007 ALLA STRETTA FINALE
23,24,25 e 29 novembre gli ultimi 4 appuntamenti .

In questo scorcio finale della XXII edizione di Time Zones si concentrano una serie di concerti rari, 
difficili da incrociare   da queste parti .Preziose performances di alcuni grandissimi musicisti,
personaggi che occupano un posto rilevante nella musica contemporanea.
 
 Si inizia  stasera 23 novembre al Teatro Di Cagno con i Panatlantic   

Una delle esperienze più innovative in ambito jazzistico. 5 straordinari solisti, 5 naturali improvvisatori  , 
5 percorsi disomogenei e  5 paesi di provenienza diversi . Bobby Previte drum USA , Gianluca Petrella 
trombone ITA, Benoit Delbecq piano FRA, Wolfgang Puschnig alto sax AUST, Nils Davidsen  bass DAN
Intorno al  grande batterista newyorkese Previte ,compagno di scorribande di John Zorn,  
si è coagulata questa formazione con l'idea  forte  di  tentare strade veramente nuove , 
sconfinamenti poco ortodossi che diano nuova linfa ad un jazz troppo spesso avaro di  novità.  
Il barese Petrella  candidato  come  pochi  a rappresentare il futuro di questa musica è in questo 
momento uno dei musicisti italiani più conosciuti al mondo,un primato conquistato sulle scene più 
importanti del pianeta con esibizioni "mozzafiato"che lo hanno spinto,nonostante la giovane età, 
verso i massimi riconoscimenti .

Domani 24 novembre al rinnovato   teatro Royal torna invece Jon Hassell 

Il padre delle musiche possibili , l'eclettico e geniale trombettista che come ha scritto il NY Times
" ha portato la tromba oltre ogni preclusione e limite ,indagando il quarto mondo ha rivelato come siano  
infinite le combinazioni di genere,stile ed etnia da cui si possa tirare fuori grande musica : le Musiche Possibili appunto. 
Si deve infatti  a lui questa geniale ed  evocativa formula. Con il gruppo Maarifa Street e con il grande Peter Freeman  
dal vivo e con Ry Cooder partner di molte delle sue ultime composizioni  Jon Hassell è la prova vivente di come l'età 
non sia un fattore determinante nell'approdo a soluzioni linguistiche sempre nuove; il concerto di Hassell oggi è 
ancora straniante e provocatorio come  quando 22 anni fa' all'Auditorium Nino Rota   partecipò, circondato da circa 
300 piante tropicali vere, alla prima edizione di Time Zones.  
 
Il concerto di Krakauer  col gruppo KLEZMER MADNESS (25 novembre Royal)

Il KLEZMER è un genere musicale carico di espliciti significati   ed allo stesso tempo è una musica che nel suo lungo 
viaggio ha conservato intatto un singolare mistero. Laddove la diaspora ebraica ha consolidato in grandi comunità la 
propria presenza ,questa musica è la più forte testimonianza  del ricordo,della rievocazione. A New York,dove vi è la 
comunità ebraica più imponente fuori da Israele questo patrimonio è parte determinante della contemporaneità, oltre 
l'ortodossia ed i fondamentalismi ,dei pochi, tutta la cultura della grande mela e quindi tutta la cultura occidentale si 
sono cibate di questi contenuti e l'elenco di scrittori ,registi ,artisti,musicisti sarebbe infinito.  DAVID KRAKAUER  
è uno di questi. Uno dei più grandi clarinettisti viventi ,solista  con le più importanti filarmoniche  che,però, gran parte 
del suo genio creativo lo ha riversato nell'approccio alla musica Klezmer. E' riuscito a stravolgere questo genere, non 
tradendone le origini ,combinando sapientemente con esso le due grandi lezioni musicali del 900: il Rock 
(quello delle chitarre alla Jimi Hendrix o alla Alvin Lee) ed il jazz dei nuovi maestri  Zorn (suo coproduttore), 
Caine,Frisell su tutti . Il concerto di Krakauer  col gruppo KLEZMER MADNESS (25 novembre Royal)   
viene riferito dalla stampa ,ma anche da chi ha avuto la fortuna di vederlo in giro per il mondo ,come un'esperienza totalizzante 
"una valanga di suoni riversati nella pancia del pubblico, una danza scatenata ed ipnotica, liturgia lisergica per un mondo che viene giù"
 
L'appuntamento di chiusura di questa XXII edizione di Time Zones il 29 novembre al Royal

Si allinea coerentemente  lungo il   profilo di tutta la rassegna: un programma  dettato da un'intensa ricerca di  originalità, 
fatto di episodi unici ed imperdibili ,magari fuori dal gossip musicarolo alla MTV ,ma capaci, così come è nella missione di TZ, 
di dar testimonianza di alcuni percorsi importanti del panorama musicale contemporaneo.     
Il pianista CERARE PICCO annoverato a pieno titolo in questa nobile  pattuglia di  pianisti contemporanei italiani
(Bollani,Rea,Einaudi,Allevi,Celletti) che rappresentano(comunque  la si pensi) forse la grande vera ed unica novità della 
musica italiana degli ultimi 10 anni è un musicista che ha fatto del suo raffinatissimo panismo lo strumento di un'ossessiva 
ùricerca di un suono nuovo fuori dalle mode e dalle sintassi preconfezionate. Inoltre accanto alle  ultime due notevoli fatiche  
discografiche a Picco come un po' a tutti questi  pianisti nostrani va' riconosciuto il grandissimo merito di aver avvicinato le 
giovani generazioni alla musica contemporanea ;quel limbo,che in musica esiste ancora,tra jazz e classica,  un'enclave di 
felice confusione generata un po' di anni fa dalla grandezza di Keith Jarrett che da quel KOLN CONCERT in poi ha liberato 
definitivamente   il pianoforte  da una gabbia che per troppo  lo aveva imprigionato.
 Sotto l'egida   del  marchio Third Eye Foundation, inevitabilmente influenzato dalle suggestioni elettroniche della sua città natale, 
la Bristol dei Massive Attack e dei Portishead, la vicenda musicale di Matt Elliott narra di un' emozionante e profonda  inquietudine.   
Genialoide rimestatore di suoni sintetici dopo il suo   trasferimento  in Francia, ha abbandonato la vocazione elettronica,  per un  
approccio delicato ed intimistico,una vena da molti definita spirituale. Il risultato  è stato The Mess We Made , l'eccezionale Drinking 
Songs,  e  Failing Songs,  un sound scarno, vivificato da un'originale riscoperta dei suoni e degli strumenti acustici e delle atmosfere 
degli anni 70.    Questo mix di post-rock, folk mittel-europeo e drones cosmici  sono l'originale ricetta del successo e dell'inconfondibilità   
di MATT ELLIOT ."Una delle poche  vere novità di questo scorcio di millennio"(WIRE) .

Daniele Trevisi
tel. 3476315117

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