domenica, marzo 09, 2008

Festa della Donna: "Bellezza, Sogno e Vita" (dal 9 marzo - Massafra, Ta)



        Convegno per la festa della donna "Bellezza, Sogno e vita"

      Mostra pittorica "Omaggio alla donna" di Nicola Andreace

Apertura 9 marzo 2008, ore 1 8,30

              Ingresso libero.

Luogo espositivo Massafra, hall Appia Palace Hotel 

Organizzazione FIDAPA

e collaborazione              
Comune di Massafra,, Provincia di Taranto, Ufficio della Consigliera di Parità

                                         ANDOS, Comitato di Taranto, Soroptmist International d'Italia,sez.di Taranto, .ecc.

Coordinamento Anna Maria Bafunno Maraglino, Presidente FIDAPA Massafra

 

La FIDAPA di Massafra, presieduta da Anna Maria Bafunno Maraglino, per festeggiare l'evento della Giornata della Donna, ha organizzato all'Appia Palace Hotel, per domenica 9 marzo 2008, alle ore 18,30, un momento conviviale dal titolo "Bellezza, sogno e vita". Sono previsti gli indirizzi di saluto di Martino Tamburrano, Sindaco di Massafra,  di Giandomenico Pilolli, Assessore alla Cultura, e gli interventi di Santa Impellizzieri,  Medico Senologo,  di Salvatore Catapano, Giornalista Rai, di Perla Suma, Consigliere Provinciale di Parità. L'evento si avvale del Patrocinio e della collaborazione di vari Enti Istituzionali ed Associazioni . Tra questi c'è anche il Circolo Filatelico e Numismatico "A.Rospo", che per l'occasione provvederà all'annullo filatelico,  il cui contenuto del bozzetto, realizzato dal designer Nicola Andreace, così viene esposto dall'autore: "Il volto di Donna con le sue proiezioni seriali  in geometrica prospettiva ricorda che essa dal passato al presente ha sempre promosso la vita con l'amore e con quei sentimenti positivi, che valorizzano l'esistenza e realizzano il progresso civico-sociale." Per questa Manifestazione Andreace ha realizzato anche una cartolina filatelica e il "Manifesto Bellezza, Sogno e Vita" - dai  colori accesi, simboleggianti i sentimenti passionali  della donna e per la donna-, in cui le immagini e gli oggetti di scena  diventano espediente per vagare,  tra il presente e il passato, tra mito e realtà e per ripercorrere le tappe fondamentali della vita femminile e della trasformazione del suo ruolo nella società. Il Poster- che Andreace così ci spiega:

"La  donna , fra storia, leggenda e tradizioni, affrancandosi da pregiudizi antichi e  cercando una sua espressione autonoma, attua la sua evoluzione sociale, culturale, scientifica, economica "- visivamente presenta in modo originale una "fabbrica di storie" divise in 10 riquadri ben rimarcati, che si snodano nella  forma grafica di una scala, quella del tempo, durante il quale la donna ha lottato per emanciparsi. Nella I^ fila una sola immagine, Penelope, regina d'Itaca, che solo con l'astuzia della tela può convalidare la sua volontà di vivere di attesa, raggirando la violenta sopraffazione dei Proci. Nelle altre sequenze, che aumentano di riga in riga, la donna mostra il  cammino difficile della conquista della sua autodeterminazione, durante il quale, illuminata dalla sua intelligenza, dal suo amore, a poco a poco riesce con irriducibile ostinazione a realizzarsi in ogni campo, da quello familiare, a quello lavorativo, artistico-letterario-scientifico-mediatico e politico. Il gioco straordinario del chiaro-oscuro, del colore acceso esalta la valenza della forza femminile, della sua efficace capacità comunicativa, del suo fascino, della sua seduzione, della sua tenerezza, della necessaria sua presenza nei momenti lieti e tristi dei ritmi di vita.

In occasione della Kermesse della Fidapa, presso l'Appia Hotel di Massafra, Nicola Andreace completa la sua indagine sul mondo concreto ed onirico femminile, mettendo in mostra, presentate dal Critico d'Arte Angelo Lippo, Direttore della Rivista Portofranco circa trenta opere –studi su tele e cartoncini eseguiti a tempera, tecnica mista, disegno - con figure di donna dal respiro universale sulla sua identità, realizzate negli anni 'passati., Rappresentano immagini femminili diverse per epoche, età, grado sociale.  Tutte, nella loro peculiarità, comunicando il loro fascino e la loro seduzione, evidenziano il  dialogo dell'artista tra il sottile sogno interiore e la materia pittorica, tra immagine apparente e caratteriale, tra visione e pensiero. I colori, caldi e fluidamente tonali, accentuano  gli aspetti estetici e  psicologici e consolidano l'efficacia della bellezza muliebre, ora delicata, tenera e gentile. ora sensuale e voluttuosa, ora distaccata e sprezzante. Ricercatore instancabile nel campo delle arti visive, ed osservatore dell'analisi speculativa dei processi creativi, in queste opere di "omaggio alla donna", "scopriamo in Andreace - scrive Angelo Lippo - una pittura sempre colta ed attenta, ma scandita sui ritmi di una fantasia intessuta di poetica rarefazione, di leggerezza formale, che lo confermano sensibile interprete della bellezza della figura femminile…" 
 

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